PARTHO SAROTHY

Partho Sarothy nasce nel 1960 a Calcutta da una famiglia di musicisti di canto classico khayal. Iniziato allo strumento dal padre, ha poi proseguito gli studi con il maestro Ustad Dhyanesh Khan, figlio del leggendario Ustad Alì Akhbar Khan (figlio a sua volta del mastro di Ravi Shankar, Baba Alaudin Khan) A sedici anni Partho vince il concorso nazionale di musica strumentale della All India Radio, e questo importante premio ottenuto in così giovane età gli ha permesso il privilegio di entrare a far parte degli allievi ufficiali selezionati da Ravi Shankar. Partho si trasferisce dunque a New Delhi a casa del maestro e dopo un intenso tirocinio durato 15 anni entra a far parte della Ravi Shankar Orchestra. Nel corso degli anni ’90 Partho inizia la sua carriera musicale come solista, diventando in breve uno degli epigoni più ammirati e considerati dal suo maestro, il quale ebbe a dire di lui: Partho è uno dei miei principali discepoli. Sono felice di vedere come sta diventando oggi uno dei migliori suonatori di Sarod. La mia benedizione e l’augurio di pervenire a sempre maggiori altezze.

Attualmente Partho, nel pieno della sua maturità tecnica e artistica, risiede a Calcutta, la Mecca culturale dell’India. Suona regolarmente in Europa e negli USA ogni anno. In India si è esibito nei principali festival musicali come Dover Lane a Calcutta, Savai Gandharva festival di Pune, Music Accademy Festival di Chennai. Con Ravi Shankar ha suonato alla Royal Albert Hall di Londra, al Cremlino a Mosca e in numerosi altri teatri in India e all’estero.

Partho suona in uno stile molto personale, ha anche sviluppato una sua propria diteggiatura che conferisce alla sua sonorità un carattere unico ed è sempre sostenuto da una grande ispirazione. Ha tenuto più volte concerti presso il Centro Yoga Om, accompagnato alle tabla da Stefano Grazia.

STEFANO GRAZIA

E’ stato uno dei primi in Italia ad interessarsi della musica classica indiana e della tradizione musicale del Nord India. Nel 1985 si è laureato con 110 e lode in Storia Orientale (indirizzo indologico con una tesi di laurea dal titolo “Rapporti tra Linguaggio, Musica ed Estetica nell’India Classica”. Nel 1979 ha iniziato lo studio dei Tabla e della musica del Nord India presso la Fondazione Cini di Venezia, sotto la guida del grande Maestro Pandit Sankha Chatterjee di Calcutta, del quale è stato il primo allievo italiano. Nel corso dei suoi studi e approfondimenti ha incontrato e conosciuto personalmente maestri quali Ravi Shankar, Alla Rakha, Budhatitya Mukherjee, Shahid Parvez, Kishen Maharaj, Pooran Maharaj , Zakir Hussein, Phartho Sarothy e altri ancora. Ha accompagnato in oltre 100 concerti musicisti indiani di grande fama, sia in Italia che all’estero. Nel 2006 è stato direttore artistico d India World a Bologna, e nel 2004, 2006, 2009, ha organizzato eventi musicali e interculturali quali la “Via della Seta”, “ L’India e l’Occidente”, “ La seta e il cotone” “I cieli sopra Bologna”: Ha partecipato a numerosi eventi internazionali tra cui nel 2007 il festival Israeliano di Akko, nel 2008 Les Floraisson Musicales in Francia e nel 2010 Poesis (Fabriano). In Italia, ha accompagnato alle tabla autorevoli e importanti musicisti indiani di fama internazionale, ed è relatore di interessanti rassegne di conferenze sull’Induismo, sulla Musica Indiana, sulle tematiche interculturali Oriente-Occidente.

Gli antichi testi indiani definivano le composizioni musicali (Raga) come “ciò che colora la mente”.
Da tempo immemorabile infatti, in India le sette note musicali fondamentali (swara) sono state associate ai colori, alle energie sottili del nostro corpo, ai chakra, alle energie degli animali, della natura e del cosmo.

Da ” L’onda di vita nell’armonia del cosmo ” di Carlo Splendore ann. 1988