Yoga dolce

Lo Yoga dolce è una strada verso il benessere che attraversa tutte le età, offrendo un’opportunità per coltivare la calma e affinare l’ascolto di sé. Caratterizzato da movimenti fluidi e lenti e tecniche di respirazione consapevole, ha la capacità di mitigare il ritmo quotidiano, offrendo un riparo, un momento di cura per se stessi, un supporto quotidiano valido per tutti

Le pose dolci consentono di aumentare gradualmente la flessibilità muscolare e articolare, allentare le tensioni e favorire un profondo rilassamento.

L’equilibrio altro elemento caratteristico dello Yoga dolce, risulta particolarmente prezioso per le persone anziane che desiderano migliorare la loro stabilità e sicurezza.. Gli esercizi di equilibrio incorporati in questa pratica possono fare una differenza significativa per coloro che cercano di mantenere una vita attiva e indipendente, in quanto agiscono anche sulla centratura del Sè.

Questo corso utilizza tutti gli elementi dell’Hatha Yoga, dalle asana al Pranayama, dai Bandha ai Mudra, dalla Meditazione allo Yoga Nidra. Affiancare l’aggettivo dolce alla disciplina dello Yoga, sottolinea la sua accessibilità: poiché ogni individuo può adattare gli esercizi alle proprie capacità e comfort, ad esempio intensificando o riducendo il vigore di una determinata posizione. Questo rende lo Yoga dolce praticabile a chiunque, giovani o anziani, principianti o esperti.

Francesca Siracusa

Danzatrice professionista, membro stabile della Compagnia Mòra, di Claudia Castellucci, Leone d’Argento alla Biennale Danza 2020 di Venezia.
Nel 2013 incontra lo yoga con Salvatore Alfieri in Sicilia e successivamente con Marisa Giorgini a Bologna. Insegnante Yoga certificata, ha frequentato la formazione per insegnanti di Hatha Yoga “I vasi comunicanti” e “I Campi Magnetici” entrambe condotta da Francesca Proia a Ravenna. Le sue pratiche sono composte secondo una logica appresa in questo percorso formativo, che mette in dialogo le tecniche psicofisiche dell‘Hatha Yoga, e le tecniche tantriche. Particolare importanza viene data al Pranayama, quell’aspetto tecnico dello Yoga legato al respiro, come strumento per approfondire il rapporto con il tempo e con la coscienza interiore.

Lo Yoga non ha paragoni perché finisce per configurarsi come una pratica che, una volta intrapresa, lascia prendere le redini all‘inconfondibile senso di direzione interiore che sorge attraverso la pratica, così che le tecniche, a partire da un certo punto in poi, smettono di dirigere e finiscono piuttosto per costeggiare l’esperienza, punteggiando l’evento della psiche che incontra se stessa nel corpo”.

Francesca Proia

Ogni giovedì

ore 10.00 – 11.00

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Se si raggiunge il numero minimo il corso in presenza può essere condiviso anche online (audio e video in alta definizione), per maggiori informazioni contattaci in segreteria.